Quadri di Lucio Battisti, Introduzione di Lucio Cantagalli 02 Mag 2009

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icon1  view post Posted on 10/11/2011, 23:27
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Conosco molto bene i quadri, che “Striscia la notizia” ha mostrato
qualche giorno fa, perché li ho visti decine di volte a casa di
Albarita Battisti, sorella di Lucio, scomparsa nel 2003.
Sono undici quadri datati fra il 1969 e il 1972.
Ho parlato più volte con la sorella di Lucio sul significato di queste
tele alquanto astratte, ed una cosa è certa: i quadri di Battisti
venivano indicati con titoli di canzoni interpretate o comunque musicate da
Lucio. Mi raccontava che il fratello, dopo svariate ore passate a
tormentare le corde della chitarra, a volte si chiudeva in cucina e su
mezzi di fortuna (arazzi o tavole) si metteva a dipingere creando
questi quadri.
Non so se è giusto dire che Lucio sia stato anche “Pittore”, ma certo
questa ulteriore prerogativa arricchisce la sua figura perché sono
convinto (e i quadri lo dimostrano) che la sua fantasia sapesse
tradurre in colori il mondo, gli uomini, gli amori, le emozioni e il
suo genio trasformarli in musica universale e particolare, quella
musica che ha coinvolto due generazioni e le seguenti facendoci
sognare, innamorare, amare, piangere e prendere visione delle nostre
ricchezze e capacità.
I temi trattati in questi quadri, anche se non si sono visti bene nel
servizio di striscia, sono intrinseci ad alcune canzoni: si passa dai
colori intensi e lineari della “Collina dei Ciliegi”, ricchi di
solennità dove la mente spazia in cerca di brezza, quella che
rinvigorisce l’anima e dà forza ai sentimenti, alle sovrapposizioni e
sfumature di colori di “Sognando e Risognando”, specchio di un animo
ricco in continua evoluzione e di una psiche cangiante che si adatta a
qualsiasi situazione… dal particolare di “Una Giornata Uggiosa”,
monotona, triste, leggermente colorata ma schematica dove tutto è
uguale e ripetitivo senza data e senza età, all’universalità de “La
Macchina del Tempo”, che con i suoi colori forti, decisi e i suoi
numeri grandi, grossi e violenti attorno ad una carcassa di sveglia,
“macina tutto e tutti”…. Dai colori accesi dei “Due Mondi”, dove uno è
il contrario dell’altro ma è anche l’interfaccia dell’altro e quindi
si cercano, alla globalizzazione di “Gente per Bene Gente per Male”,
dove il globo del bene sorge dal basso e cerca di influenzare l’area
circostante dominata dal tentacolo del male… dal labirinto di
“Prigioniero del Mondo”, dove ognuno di noi, come tanti quadratini più
o meno colorati in qualche maniera si adagia, vive e sogna ma non
volerà mai, non spiccherà mai il volo alla “Canzone della Terra”, dove
Lucio si esprime in modo sublime perché è figlio della terra che dà
libertà, amore e aria, ed è protetta da una “longa manus” che scende
dall’alto e si dirama in tutte le direzioni…. dai colori sbiaditi di
“Una” di cui si preferisce immortalare l’ombra di per sé non molto
bella, ballerina e sfuggente sulle scale all’odore acre e denso del
fumo di un camino di “Respirando” che ti impregna tutto, ti entra
negli occhi e nel cervello e copre qualsiasi altro profumo, simbolo di
un amore forte che ti permea tutto fino alle viscere come il fumo,
all’enigmatica “Apparenza” che dice tutto o niente o qualsivoglia
cosa.
Se ben ricordo (in un secondo momento saprò essere più preciso)
quattro quadri e precisamente
a) Prigioniero del mondo (si è visto bene nel
servizio)
b) Una (si è visto nel
servizio)
c) Sognando e Risognando (intersezioni di colori. Si è
visto)
d) Gente per bene gente per male (globo azzurro sotto tentacolo
rosa rosso. Si è visto),
sono più o meno contemporanei o postumi alle canzoni; i restanti
e) Canzone della Terra (si è visto nel servizio –
quadro più grande)
f) La Collina dei Ciliegi (si è visto nel servizio)
g) Due Mondi (si è intravisto nel
servizio – due mani rossa e azzurra)
h) La Macchina del Tempo (si è visto nel servizio –
orologio con numeri romani e arabi)
i) Respirando (non si è visto –
camino fumante su un tetto)
l) Una Giornata Uggiosa (si è visto nel
servizio)
m) L’Apparenza (si è visto nel
servizio – una X gigante… farfalla o altro?)
sono antecedenti alle canzoni.
Io non so se effettivamente Lucio Battisti avesse questi flash -
visioni fotografici di canzoni future, ma è certo che le
raffigurazioni di queste tele corrispondono maledettamente, senza voli
pindarici, a titoli di canzoni scritte negli anni successivi.

 
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